22 Giugno 2023

Quando è nato il primo reggiseno? Chi lo ha inventato?

Oggi aprire il cassetto della biancheria e trovare la tua collezione di reggiseni ti sembra scontato, ma la storia di questo indumento è centenaria e si perde nei secoli. Il reggiseno è un capo d’abbigliamento tutto femminile che, come spesso accade per questo genere di invenzioni, ha conosciuto infinite versioni di se stesso, nonché un approccio che variava di secolo in secolo a seconda dei tabù che ruotavano attorno al seno e alla sessualità femminile in generale.

Le tracce dei primi reggipetti si ritrovano nell’antichità, ma gli utilizzi, le forme e i materiali con cui sono stati realizzati sono stati davvero moltissimi, frutto della fantasia, delle possibilità tecniche e dell’evoluzione dell’industria. Se oggi è normale poter scegliere tra un grazioso triangolo e un wonderbra che esalta le forme è merito delle donne che prima di noi si sono ingegnate per trovare soluzioni comode e funzionali per sostenere il seno, proteggerlo e valorizzarlo.

Ma esattamente, chi ha inventato il reggiseno?

Perché è stato inventato il reggiseno

Le esigenze femminili sono state, a seconda del periodo storico, o assecondate o nascoste come qualcosa di imbarazzante: le necessità legate alla gestione dei seni, specialmente di quelli più prosperosi, hanno comunque spinto verso la realizzazione di capi che permettessero alle donne di sentirsi sicure e a proprio agio in ogni occasione.

Perché si indossa il reggiseno? Le ragioni sono molte e i diversi modelli di “bra” ci accompagnano nella vita quotidiana come un alleato fondamentale della comodità e della femminilità. I reggiseni più pratici e pensati per la vita di ogni giorno sostengono il seno in maniera perfetta, funzione che si rivela indispensabile quando si fa una vita particolarmente dinamica o si pratica sport. Infatti, oltre ad essere fastidioso correre senza un indumento che contenga il seno e ne impedisca rimbalzi e urti, è anche necessario proteggerlo con capi imbottiti quando si è alle prese con discipline sportive.

Senza dimenticare che indossare o non indossare il reggiseno è stato, nella storia, dimostrazione di coraggio e forte presa di posizione. Se portarlo al posto di soffocanti ferretti è stato un gesto di “liberazione”, bruciarli ha rappresentato un simbolo di emancipazione e non indossarlo affatto è, ancora ai tempi nostri, un gesto di lotta tutta femminile contro le costrizioni e gli stereotipi.

Quando è nato il primo reggiseno?

Le prime tracce di capi simili a un reggiseno si trovano già nella popolazione egizia, nell’antica Grecia o nell’Impero Romano. Le testimonianze raccontano dei primordiali reggipetti che le donne greche si legavano attorno al petto, per contenerlo ed evitare che si muovesse troppo durante le attività sportive, mentre a Roma le signore si coprivano la zona del seno con fasce in cuoio, come il Mammillare, oppure corpetti e altre invenzioni più o meno strette e contenitive.

Il Medioevo declassa nuovamente il seno a zona da celare sotto abiti castigati: è qui che si diffonde l’uso dei corpetti estremamente attillati in stoffa rigida, che arrivano a essere a volte vere e proprie armature in metallo. L’uso di avvolgere fasce strategiche nella zona del seno si ritrova poi anche nel XIV secolo, ma questa volta con un intento completamente opposto: lo scopo è quello di mettere in bella mostra le doti fisiche di cui le donne della nobiltà disponevano.

Anche nei secoli successivi le mode proseguono alternando momenti di assoluto pudore e di espressione gioiosa della femminilità.

L’evoluzione del reggiseno come lo conosciamo oggi

Per capire a chi si deve attribuire l’invenzione del reggiseno come lo abbiamo in mente ai giorni nostri dobbiamo spostarci nel periodo a cavallo tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. Sono, come prevedibile, due donne a contendersi l’invenzione di questo essenziale capo femminile, ossia Hermine Cadolle e Caresse Crosby.

La prima è una celebre bustaia di Parigi, che nel 1889 fabbrica ufficialmente il primo reggiseno formato da triangoli in seta allacciati dietro la schiena. È però Caresse Crosby, anche conosciuta come Mary Phelps Jacob a elaborare e depositare nel 1914 il primo brevetto di un vero reggiseno moderno, dando ufficialmente il via a una nuova pagina della storia.

Nel corso dei primi anni del ‘900 sul mercato si affacciano sempre più indumenti affini a ciò che oggi chiamiamo reggiseno. Gli esperimenti sono molti e permettono di realizzare, ad esempio, i primi reggiseni protettivi per le atlete.

Chi ha inventato il reggiseno imbottito? I primi modelli ufficiali, nati per proteggere dagli urti accidentali i seni delle più sportive, sono stati brevettati in Germania nel 1929, un’idea che si è evoluta poi declinandosi con diverse finalità. Negli stessi anni compaiono anche i reggiseni gonfiabili e quelli abbottonati sul davanti.

È poi la S.H. Camp and Company, nell’ormai lontano 1932, ad associare la misura e la pesantezza del seno alle prime quattro lettere dell’alfabeto (A, B, C, D) e a creare coppe sempre più precise e in grado di seguire da vicino le esigenze del corpo femminile.

Tra le tappe più importanti della storia del reggiseno c’è senza dubbio anche la nascita dei primi wonderbra capaci di sottolineare le forme. Chi ha inventato il reggiseno push up? La creazione è attribuita alla stilista canadese Louise Poirier, che nel 1961 elabora un particolare modello di reggipetto che riesce a far risaltare il décolleté in un modo rivoluzionario.

Da allora a evolversi sono le spalline, i ganci, i materiali, le prestazioni dei tessuti, la durata e le tipologie di reggiseni esistenti. Oggi in ogni negozio di intimo puoi trovare reggipetto con o senza ferretto, modelli imbottiti, reggiseni in silicone, reggipetti a fascia o a triangolo, declinati nelle più disparate tonalità, tinte e design.

Insomma, lo sviluppo di questo capo è stato davvero lungo, ed è una vittoria tutta femminile. È grazie a queste donne indipendenti e innovative se oggi tutte noi possiamo scegliere di indossare (o non indossare) il nostro reggiseno preferito!

Articoli correlati