10 Maggio 2023

Come fare il bidet? Consigli per una corretta igiene intima

L’apparato genitale femminile è caratterizzato da delicati equilibri e raffinati meccanismi di difesa che ne preservano il benessere. Una corretta igiene intima eseguita secondo le migliori pratiche raccomandate dai ginecologi è indispensabile per contribuire al mantenimento dei suoi naturali processi fisiologici, nonché per prevenire l’insorgere di disturbi intimi e patologie.

È essenziale che ogni donna faccia proprie, fin dall’infanzia, le corrette regole per un’impeccabile igiene delle zone intime: gesti e abitudini basilari, che tengano conto della particolare sensibilità di quest’area.

Come curare l’igiene intima femminile? Scopriamo insieme qualche suggerimento utile: dalla scelta dei prodotti intimi più adeguati, a come fare il bidet, fino alle attenzioni da adottare per quanto riguarda tessuti e capi intimi.

Come avere una corretta igiene intima femminile? I consigli dei ginecologi

È bene innanzitutto sapere che, per un’accurata igiene delle parti intime, è sufficiente detergere la parte esterna dei genitali, ossia la vulva, utilizzando semplicemente dell’acqua e un buon prodotto intimo, adeguato all’uso per l’igiene intima nonché alle tue esigenze peculiari, alla tua età e alla fase della vita in cui ti trovi.

La vagina invece, ossia la parte più interna dei genitali, è dotata della preziosa capacità di provvedere da sola alla sua pulizia e alla sua lubrificazione: le ghiandole presenti nella cervice uterina producono infatti un lubrificante naturale che, scendendo lungo il canale vaginale, contribuisce a mantenere umido, pulito e perfettamente sano l’ambiente vaginale.

Inoltre, a popolare questa delicata sede c’è anche la flora batterica vaginale, composta in prevalenza da lattobacilli. Il loro ruolo è quello di batteri “buoni”, capaci cioè di contrastare la proliferazione di germi e batteri nocivi attraverso differenti meccanismi, che comprendono anche la produzione di acido lattico e l’acidificazione dell’intero ambiente vaginale: il pH qui si attesta infatti tra il 3.5 e il 5.5, variando leggermente nei diversi periodi della vita femminile.

Le lavande interne, quando non necessarie per motivi medici, vanno a minare proprio questi complessi meccanismi e ad alterare la microflora, esponendo la vagina a un maggiore rischio di infezioni e aggressioni da parte dei patogeni.

Quante volte al giorno fare il bidet?

Se ti stai chiedendo invece quante volte fare il bidet, sappi che in ginecologia è generalmente consigliata l’esecuzione di uno, massimo due, bidet al giorno, perfettamente sufficienti per assicurarti una corretta detersione e la protezione della tua salute intima. Lavaggi troppo frequenti infatti possono essere dannosi, al pari di una scarsa igiene genitale: gli eccessi, in un senso e nell’altro, contribuiscono infatti ad una compromissione delle difese intime, all’esordio di infezioni di tipo virale, micotico o batterico e a spiacevoli alterazioni dei processi genitali più funzionali.

In aggiunta alla detersione con cadenza quotidiana, è poi ovviamente suggerito l’uso del bidet in seguito a rapporti sessuali o evacuazioni, nonché dopo aver effettuato dell’attività fisica ad alta intensità, con aumentata sudorazione, o dopo aver frequentato piscine o spiagge, terme o simili contesti tipicamente caldi, umidi e potenzialmente soggetti a intensa proliferazione batterica.

Come si fa il bidet in maniera corretta?

Farsi un bidet sembrerebbe un’azione assolutamente scontata e naturale, eppure anche questo banale gesto quotidiano potrebbe nascondere qualche errore, rischioso per la salute intima. Ad esempio, come ci si siede sul bidet? Dovresti posizionarti sempre a cavalcioni su di esso, preferibilmente con lo sguardo rivolto verso la rubinetteria. In questo modo, oltre ad avere il pieno controllo sul soffione e sulla regolazione della temperatura, favorirai lo scorrere dell’acqua dalla parte anteriore dei genitali, verso quella posteriore.

È questo, infatti, il movimento corretto da eseguire per la pulizia e la detersione delle parti intime femminili: partendo cioè dalla vulva e muovendosi verso l’ano, mai viceversa. Questo impedisce che germi o batteri di tipo intestinale raggiungano la vagina o l’apparato urinario, causando potenzialmente pericolose infezioni. La medesima direzione di movimento va mantenuta anche nella semplice pulizia con la carta igienica, nella fase di asciugatura con il telo dedicato al bidet e anche quando, in situazioni di emergenza, utilizzi le salviette intime in viaggio o nelle situazioni in cui non hai un comodo bidet a portata di mano.

Quali prodotti usare per l’igiene intima?

La scelta del miglior detergente intimo è uno dei passaggi più importanti dell’igiene femminile. I saponi, infatti, non sono tutti uguali e per l’igiene delle zone genitali è indispensabile utilizzare un prodotto formulato appositamente per lo scopo, che abbia preferibilmente un pH lievemente acido.

Gli ingredienti e il pH dei detergenti intimi più efficaci in commercio si adattano inoltre alle differenti fasi della vita di una donna, seguendone lo sviluppo dall’infanzia, alla pubertà, all’età fertile, e occupandosi anche delle esigenze specifiche che il corpo della donna manifesta durante momenti quali il ciclo, la gravidanza o la menopausa.

Muovendosi dalla tenera età alla maturità, infatti, il pH vaginale si modifica leggermente, spostandosi da una situazione di semi-neutralità, ad una più spiccata acidità, per ritornare poi verso valori neutri alla fine dell’età fertile. Formulazioni speciali, arricchite con agenti lenitivi, battericidi o emollienti, sono anche dedicate a chi soffre di infiammazioni vaginali, secchezza o patologie specifiche dell’apparato genitale: un valido aiuto per contrastarle o prevenirle.

Asciugamani, biancheria intima e utilizzo degli assorbenti

Speciali attenzioni vanno utilizzate anche per l’asciugatura e la scelta dei tessuti da utilizzare per asciugamani e capi d’abbigliamento. Asciugarsi meticolosamente infatti è d’obbligo, per far sì che l’area genitale sia priva di ogni traccia di umidità ed è fondamentale usare, anche in questo step, qualche speciale accorgimento, come l’esecuzione di movimenti delicati e non aggressivi e l’uso di teli morbidi, possibilmente in cotone.

I tessuti di origine vegetale sono infatti da preferire, anche nella scelta di slip e ogni altro capo che debba restare a diretto contatto con i genitali esterni: cotone, seta e lino sono infatti da privilegiare quando si sceglie l’abbigliamento intimo e la biancheria per la casa, mentre le fibre sintetiche andrebbero usate con moderazione, specialmente se colorate, troppo strette, costrittive e scarsamente traspiranti.

L’eccessiva sudorazione, la scarsa circolazione dell’aria e la creazione di uno scorretto microclima sono le condizioni ideali per l’insorgere e lo sviluppo di germi, batteri e altri patogeni certamente non desiderati.

Qualche ultima considerazione riguarda l’uso degli assorbenti: è buona norma cambiarli con frequenza regolare, e alternare l’uso di quelli esterni all’applicazione di quelli interni, che andrebbero comunque evitati durante le ore notturne. Nei giorni del ciclo inoltre è ancora più importante prenderti cura della tua igiene intima lavandoti, anche soltanto con acqua tiepida, qualche volta in più del solito qualora tu ne senta la necessità.

Attenzione anche all’utilizzo di deodoranti vaginali, creme o qualsiasi altro cosmetico non indispensabile, poiché potrebbe contribuire alla comparsa di reazioni allergiche e all’alterazione della microflora vaginale: se noti la presenza di odori sgradevoli o di qualunque sintomo sospetto, ricordati che puoi sempre rivolgerti con fiducia ad una ginecologa, che saprà darti i migliori consigli per tutelare al meglio la tua salute intima.

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